EVAC: come funzionano i sistemi di allarme vocale antincendio

Con la sigla EVAC si fa riferimento ai sistemi di allarme vocale antincendio (Emergency Voice Alarm Communication). Questi dispositivi sono soluzioni avanzate per la sicurezza antincendio, destinati soprattutto ad ambienti complessi in termini di planimetria o di numero di persone che possono ospitare.

I sistemi di allarme vocale antincendio combinano la segnalazione sonora con messaggi vocali chiari e diretti, fornendo istruzioni in caso di emergenza. Il loro uso porta dei vantaggi quali ridurre il panico e agevolare l’evacuazione ordinata degli edifici durante un incendio.

 

Impianti EVAC: cosa sono e come funzionano

Un impianto EVAC è un sistema di allarme vocale progettato per segnalare la presenza di incendi o altri pericoli e guidare le persone all’interno di un edificio verso le vie di fuga più sicure. Dunque la differenza più evidente, rispetto agli allarmi tradizionali, è che gli impianti EVAC non si limitano emettere un segnale acustico, ma trasmettono messaggi vocali chiari ed istruzioni specifiche su come comportarsi e come raggiungere le uscite di sicurezza più vicine. 

I sistemi EVAC sono sempre collegati a sistemi di rilevazione fumo o incendi. Quando questi rilevano la presenza di fumo o fiamme nell’edificio attivano automaticamente il sistema di allarme vocale.

 

Le 4 categorie di EVAC

Esistono 4 categorie di sistemi di allarme vocale antincendio EVAC, classificate in base alle funzionalità (che sono commisurate, in genere, alla complessità dell’edificio dove vengono installati i dispositivi).

  • categoria 1: sono sistemi EVAC che emettono messaggi automatici e preregistrati. Di solito vengono installati in edifici di piccole dimensioni con un numero limitato di vie di fuga;
  • categoria 2: sono impianti EVAC che consentono di trasmettere messaggi live attraverso un microfono posizionato in sala di controllo. Vengono adottati in strutture di medie dimensioni distribuiti su più piani o sezioni;
  • categoria 3: sono sistemi di allarme vocale che trasmettono messaggi live solo in una o più aree di un edificio, per questo sono adatti ad ambienti complessi o ad alta affluenza, come centri commerciali o stadi;
  • categoria 4: sono sistemi EVAC personalizzati, che trasmettono sia messaggi automatici che live, suddivisi per aree, e che possono comunicare direttamente con la centrale di controllo. Si utilizzano per edifici complessi o ad alto rischio, dove è necessario un controllo avanzato e multi-zona.

 

Le componenti di un sistema EVAC:

Ogni sistema EVAC è composto da diverse componenti che comunicano tra loro:

  • centrale di controllo, che gestisce le comunicazione e il monitoraggio dei dispositivi;
  • microfoni per comunicazioni live;
  • diffusore di segnali acustici distribuiti nell’edificio;
  • rilevatori di fumo e sensori (impianti IRAI) che attivano automaticamente i sistemi EVAC in caso di incendio;
  • alimentatori di elettricità che consentono il funzionamento degli impianti anche in caso di blackout.

 

La normativa e gli obblighi

La normativa antincendio vigente in Italia stabilisce criteri specifici per l’installazione e l’utilizzo di sistemi EVAC in determinati contesti dove l’evacuazione degli edifici può risultare più critica in caso di incendio.

Il riferimento legislativo principale è il D.M. 3 agosto 2015 (Codice Prevenzione Incendi), che indica la necessità di adottare un impianto EVAC per gli edifici che superano una certa complessità strutturale o affollamento. Dalle normative antecedenti e mai formalmente abrogate si desumono tuttavia quali attività possono essere soggette all’obbligo di installare un impianto EVAC, tra cui:

  • attività commerciali >400 mq;
  • stazioni metro;
  • musei e gallerie;
  • grandi hotel;
  • scuole >500 persone;
  • uffici >100 persone;
  • impianti sportivi;
  • ospedali;
  • teatri e cinema.

Per ciascuna di queste categorie esistono poi delle regole tecniche specifiche. Molto spesso, comunque, in fase di sopralluogo al momento dell’autorizzazione all’apertura di un’attività, sono i VVFF che prescrivono o consigliano gli impianti da adottare. In alternativa, è utile ricorrere alla consulenza di professionisti antincendio, in grado di progettare e implementare le soluzioni adeguate per ogni edificio e attività. 

 

Costruire la giusta strategia antincendio

Adottare o meno un sistema EVAC dipende dalle prescrizioni di legge, ma anche dalla strategia antincendio dell’azienda. Tale strategia viene pianificata a partire dalla valutazione del rischio incendi, tenendo in considerazione la tipologia dell’edificio, il numero di persone presenti, le vie di fuga disponibili. 

Nel rispetto delle leggi, ogni edificio dovrebbe avere una strategia ad hoc, perché questa personalizzazione può fare la differenza in fase di evacuazione in emergenza. Per questo ribadiamo l’importanza di collaborare con esperti nella progettazione di sistemi antincendio, per garantire una soluzione efficace e conforme alle normative.

Anche adottare sistemi avanzati come gli impianti EVAC è inefficace senza costruire una strategia antincendio e soprattutto una cultura aziendale della prevenzione e della gestione delle emergenze. In questo contesto, la formazione (obbligatoria) è un tassello fondamentale.

 

La formazione per addetto antincendio

Oltre alla tecnologia, infatti, è necessario che tutto il personale sia adeguatamente formato per gestire situazioni di emergenza. Gli addetti antincendio sono le risorse deputate a prendere in mano la situazione per organizzare l’evacuazione, ma ogni persona presente all’interno dell’edificio deve essere preventivamente informata sui comportamenti da adottare in fase di emergenza.

I corsi per addetti antincendio sono obbligatori per tutte le aziende con almeno un dipendente e sono suddivise in tre tipologie, a seconda del livello di rischio. In linea di massima, le aziende che sono tenute ad implementare un sistema EVAC, sono aziende che presentano un quadro di rischio elevato. La formazione degli addetti in questo ambito deve essere specifica e capillare, per fornire gli strumenti per affrontare scenari plausibili e rischiosi (vedi anche la pagina dedicata al corso antincendio livello 3 di Accademia Bosica).

 

La manutenzione degli impianti EVAC

Per quanto concerne la manutenzione, il Decreto Controlli del settembre 2021 ha istituito l’obbligo di qualifica professionale per i tecnici manutentori antincendio, con corsi di formazione differenziati per ciascun tipo di impianto.

Pertanto, a partire da settembre 2025 (ultima proroga), solo i tecnici manutentori qualificati per EVAC potranno svolgere sia la manutenzione periodica che i controlli (puoi approfondire sulla pagina dedicata al Manutentore sistemi di rilevazione e allarme vocale per emergenza).

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Scopri tutti i corsi di formazione per la sicurezza al lavoro di Accademia Bosica.

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