Impianto Sprinkler: cos’è, come funziona, come diventare manutentore

Gli impianti sprinkler sono dispositivi antincendio particolarmente utilizzati in ambienti ad alto rischio, anche sui luoghi di lavoro. Esistono diverse tipologie di impianto sprinkler:

  • Impianti a umido;
  • Impianti a secco;
  • Impianti a preazione;
  • Impianti alternati.

La scelta del sistema da installare in azienda dipende dai risultati della valutazione del rischio incendio, operata dal datore di lavoro. La manutenzione spetta sempre al datore di lavoro ma può essere eseguita solo da un tecnico manutentore di impianti sprinkler qualificato, secondo il Decreto Controlli.

 

Come funziona un impianto sprinkler antincendio

Un impianto sprinkler è composto da una rete di tubature che distribuiscono l’acqua a una serie di testine sprinkler, posizionate strategicamente negli ambienti da proteggere. In caso di incendio, le testine si attivano rilasciando l’acqua (o altra sostanza estinguente) per spegnere il fuoco o contenere la propagazione.

Ci sono delle differenze nel funzionamento delle varie tipologie di impianto.

Ad esempio, l’impianto sprinkler a umido è il più diffuso ed ha un funzionamento più semplice. Le testine si attivano grazie a sensori termosensibili, quando la temperatura dell’ambiente supera una certa soglia. L’impianto a secco – idoneo ad ambienti che potrebbero gelare o andare sotto lo zero – ha un’attivazione piuttosto simile.

Le altre tipologie di sprinkler (a diluvio e a preazione), invece, sono generalmente collegate a un sistema di rilevazione incendi. Allertate da questo sistema, si attivano anche le testine degli sprinkler.

 

In quali contesti è indicato lo sprinkler?

Gli impianti antincendio sprinkler sono utilizzati nei luoghi di lavoro con rischio incendio elevato, quindi soprattutto in contesti industriali, commerciali e pubblici. Sono in genere installati all’interno di fabbriche, magazzini, centri commerciali, strutture sanitarie, parcheggi coperti ecc, dove è necessario assicurare la sicurezza di grandi volumi di persone o dove possono essere stoccati materiali infiammabili. 

Come accennato poco sopra, gli sprinkler a umido sono i più diffusi e sono adatti a moltissimi ambienti. Gli impianti a secco invece sono preferibili in ambienti a bassissime temperature, dove l’acqua presente nei tubi potrebbe gelare.

Gli impianti a preazione, generalmente, coniugano la velocità di attivazione dell’impianto a umido con la resistenza al freddo dell’impianto a secco. Pertanto possono essere installati anche in locali dove un incendio potrebbe propagarsi velocemente, nonostante le basse temperature.

Infine, gli impianti alternati sono indicati in situazioni in cui le fiamme potrebbero espandersi in maniera rapida e violenta.

Gli sprinkler sono considerati sistemi di protezione d’elezione nei luoghi in cui il rischio incendio è significativo, perché forniscono una risposta immediata e efficace.

 

Chi può fare la manutenzione?

La manutenzione degli impianti sprinkler richiede competenze tecniche specifiche. Il Decreto Controlli, dal 2021, ha stabilito che può essere eseguita solo da personale qualificato, a seguito di un corso di formazione ad hoc e di un esame sostenuto davanti ad una commissione istituita dai VVFF. 

Esiste un percorso di formazione per tecnici manutentori qualificati, dedicato appositamente agli impianti sprinkler. L’obiettivo è di fornire ai tecnici le conoscenze e le competenze necessarie per intervenire in modo efficace su tale tipologia di dispositivo.

Il manutentore di impianti antincendio sprinkler si occupa di verificare che il sistema funzioni correttamente, assicurandosi che ogni testina sprinkler sia libera da ostruzioni, e che l’impianto sia conforme alle normative vigenti. Inoltre, deve riportare ogni intervento nel Registro dei Controlli. Gli interventi vengono eseguiti sia durante i controlli periodici che durante la manutenzione ordinaria e straordinaria.

 

Come diventare tecnico manutentore qualificato per impianti antincendio sprinkler

Come stabilito dal Decreto Controlli, quindi, per diventare tecnico manutentore per impianti antincendio sprinkler è obbligatoria una formazione specifica, erogata da un centro di formazione autorizzato, come Accademia Bosica. Dopo la formazione è previsto un esame teorico (scritto e orale) e pratico, di fronte ad una commissione istituita dai Vigili del Fuoco. Per chi svolge già la professione di tecnico manutentore è previsto un esame finale semplificato, che contempla solo la prova orale.

Accademia Bosica offre corsi dedicati ai tecnici manutentori qualificati di impianti sprinkler. Il percorso di formazione è strutturato in modo tale da dare a tutti i corsisti le competenze e le informazioni necessarie per intervenire correttamente su questa tipologia di dispositivi antincendio.

Un ulteriore plus è che la formazione teorica, di 24 ore, è erogata online sulla piattaforma di e-learning di Accademia Bosica, per dare ai corsisti maggiori opportunità di accedere alle lezioni. Il modulo pratico, della durata di 8 ore, si svolge invece presso la sede di Martinsicuro (TE), in spazi moderni e studiati appositamente per lo svolgimento delle attività in piena sicurezza.

Prossima data del corso per tecnico manutentore qualificato di impianti sprinkler: dal 18 al 27 novembre 2024.

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