Stress lavoro correlato: perché Datore e RSPP devono tenerne conto
6 Agosto 2024
Rspp
Lo stress lavoro correlato (SLC) è una problematica sempre più rilevante nel contesto lavorativo moderno, soprattutto negli anni post-Covid.
In questo periodo è aumentata significativamente l’attenzione al benessere psicologico sul lavoro e all’equilibrio tra vita privata e professionale. Non a caso, si sono diffusi in tutto il mondo occidentali fenomeni come le cosiddette “Grandi Dimissioni”, ovvero la tendenza a lasciare il posto di lavoro in favore di alternative in cui preservare meglio il proprio benessere psicologico, e il Quiet Quitting, ossia la tendenza a non andare oltre le proprie mansioni e i propri orari.
L’ingresso nel mercato del lavoro della Generazione Z, particolarmente sensibile a questi temi, è un ulteriore spunto di riflessione per capire l’importanza dello stress lavoro correlato.
I datori di lavoro quindi dovrebbero tenere in conto questi aspetti, anche per trattenere professionisti e talenti in azienda.
Ma che cosa dice la legge in proposito? La valutazione del rischio stress da lavoro correlato è obbligatoria? Quali obblighi per il datore di lavoro? Lo approfondiamo nell’articolo.
Stress lavoro correlato: definizione
Lo stress lavoro correlato o SLC è una “condizione, accompagnata da sofferenze o disfunzioni fisiche, psichiche, psicologiche o sociali, che scaturisce dalla sensazione di non essere in grado di rispondere alle richieste o di non essere all’altezza delle aspettative”. (Definizione: Accordo quadro Europeo 2004).
Dal punto di vista della sicurezza sul lavoro è da considerare alla stregua degli altri rischi professionali, come il rischio chimico, biologico, incendio ecc. L’attenzione verso i rischi da stress lavoro correlato sta emergendo in questi ultimi anni grazie ad una maggiore consapevolezza sulla salute mentale.
La valutazione del rischio stress da lavoro correlato è obbligatoria?
Oggi, la valutazione del rischio stress da lavoro correlato è un obbligo per tutte le aziende con almeno un dipendente. Il Decreto Legislativo 81/08 infatti ha introdotto l’obbligo per il Datore di Lavoro di effettuare una valutazione di tutti i rischi. Tra questi sono inclusi anche quelli legati allo stress lavoro correlato. Il Datore di Lavoro è quindi tenuto a adottare tutte le misure di prevenzione e mitigazione necessarie.
La valutazione confluisce nel Documento di Valutazione dei Rischi DVR. Le misure di prevenzione e mitigazione devono essere concordate con il Rappresentante dei Lavori per la Sicurezza, e con la collaborazione del Medico Competente. I dipendenti possono essere coinvolti attraverso colloqui, interviste, questionari anonimi, gruppi di discussione ecc.
In questa fase di assessment il Datore deve valutare sia gli aspetti relativi al contenuto del lavoro, che possono provocare stress, sia il contesto lavorativo.
Alcuni eventi e comportamenti dei dipendenti possono essere spia dello SLC e il Datore di Lavoro dovrebbe fare attenzione a questi campanelli d’allarme:
- incidenti e infortuni frequenti;
- dimissioni frequenti;
- molte assenze per malattia;
- segnalazioni da parte dei dipendenti, del RLS o del medico competente ecc.
La normativa sullo SLC
La normativa italiana a cui fare riferimento per gli obblighi relativi alla valutazione dello stress lavoro correlato è la seguente:
- D. Lgs 81/08, o Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro;
- D.L. 78/2010.
Obblighi del Datore di Lavoro e/o del RSPP
In sintesi, gli obblighi del Datore di Lavoro e del RSPP (che possono essere la stessa persona, in alcuni casi) sono i seguenti:
- effettuare la valutazione dei rischi, includendo i rischi da stress lavoro correlato;
- consultare il RLS e coinvolgere il personale nella scelta delle misure di prevenzione e mitigazione;
- implementare tali misure;
- monitorare e aggiornare la valutazione dei rischi;
- fornire ai dipendenti le informazioni e la formazione necessaria per riconoscere e gestire i sintomi da stress lavoro correlato.
Sanzioni
Il mancato rispetto degli obblighi di valutazione e gestione dello stress lavoro correlato può comportare sanzioni per il Datore di Lavoro. Le sanzioni possono andare da multe alla sospensione delle attività o, nei casi più gravi, fino procedimenti penali. Le pene variano in base alla gravità della violazione e al rischio causato ai lavoratori.
Stress lavoro correlato: assenze e permessi
Come abbiamo già sottolineato, lo stress lavoro correlato può portare a un aumento delle assenze per malattia e richieste di permessi, dimissioni e fenomeni come il quiet quitting. I dipendenti stressati vanno incontro a malesseri acuti come il burnout, non si sentono coinvolti e sono meno performanti sul lavoro.
Quindi ignorare l’esistenza dello stress lavoro correlato e i suoi impatti sulla salute mentale e fisica dei dipendenti può causare danni economici e organizzativi all’azienda. Dunque, al di là degli obblighi di legge, è nell’interesse dell’azienda e del Datore di Lavoro promuovere un ambiente di lavoro sano per ridurre al minimo queste situazioni.
La valutazione dello stress da lavoro correlato nel corso RSPP Datore di Lavoro in Accademia Bosica
Accademia Bosica organizza corsi specifici per Datori di Lavoro che assumono il ruolo di RSPP. All’interno del percorso di formazione sono inclusi i moduli dedicati alla valutazione e alla gestione dello stress lavoro correlato. Questi corsi forniscono strumenti e conoscenze approfondite per imparare a eseguire la valutazione dei rischi da stress, identificare i fattori di rischio e implementare strategie efficaci per prevenire e mitigare il rischio.
Peraltro, il corso è obbligatorio per i datori di lavoro che intendono assumere il ruolo di RSPP e rilascia l’attestato di frequenza, della validità di 5 anni.
Con una gestione adeguata dello stress lavoro correlato, non solo si ottempera agli obblighi di legge, ma si contribuisce anche a creare un ambiente di lavoro più sano, produttivo e soddisfacente per tutti i dipendenti.
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